Gela. Il ballottaggio si è concretizzato in queste ore e il centrodestra ufficiale dell’ingegnere Grazia Cosentino non riesce a strappare la vittoria al primo turno. Era evidente che l’ex dirigente comunale, il civico Terenziano Di Stefano alla guida della coalizione delle sette liste e il consigliere comunale ex FdI Salvatore Scerra non fossero così distanti l’uno dall’altro. Al voto ci andranno nuovamente la stessa Cosentino e Di Stefano. Il centrodestra del patto largo con i moderati già sembra muoversi verso i fuoriusciti di “Alleanza per Gela”, guidati da Scerra. “Non vedo l’ora di confrontarmi con loro, sarei molto felice”, ha detto il segretario provinciale dei renziani di Iv Giuseppe Ventura, tra gli ispiratori di un’iniziativa che ha scisso il centrodestra e portato per reazione ad “Alleanza per Gela” che non ha mai condiviso la decisione di stare con il “candidato di Cuffaro”, così Scerra nel corso dell’ultimo comizio ha descritto l’ingegnere. Durante la campagna elettorale, il coordinatore cittadino FdI Salvatore Scuvera ha spiegato che “Scerra non è di Fratelli d’Italia”, nonostante la militanza del consigliere uscente, allo stato terza forza dietro ai blocchi ufficiali. Cosentino non si è sbilanciata, su più fronti. “Io continuità burocratica con il sindaco Greco? Non credo, mi sono dimessa e ho lasciato il Comune. Con tutto il rispetto per il sindaco Greco, non mi sento in continuità. Ai fuorisciti del centrodestra non abbiamo mai chiuso le porte – ha spiegato – per me è naturale che chi sta nel centrodestra voti per me. Sarebbe innaturale il contrario. Non ho mai attaccato i fuoriusciti ma altri partiti”. Gli sponsor politici della prima ora del patto largo moderati-centrodestra non sono mai stati teneri verso le “firme” di “Alleanza per Gela”.
“I fuoriusciti? Sono solo una piccola minoranza”, è stato detto nel momento saliente che ha condotto alla divisione. Scerra non si è ancora espresso. “Dobbiamo valutare tutti insieme, con il gruppo dell’alleanza, e sicuramente ci incontreremo a breve”, ha riferito Grazio Trufolo, leader liberale che ha sostenuto Scerra. Con il ballottaggio ormai quasi concreto, il centrodestra scisso cercherà di firmare una sorta di patto di non belligeranza per superare Di Stefano? Tutto sembra salvo che scontato.