Gela. Approvato nel 2004, rivisto e adeguato da un pool di tecnici nel 2012, definitivamente sparito dai radar istituzionali l’anno successivo.
Il Puc bloccato nel 2013. Il piano urbano del commercio, però, ritorna al centro dell’interesse politico. Il gruppo consiliare del Partito Democratico, con una propria mozione, ha deciso di chiedere alla giunta di riportare in consiglio comunale il Puc. Si tratta di uno strumento urbanistico che consentirebbe una vera e propria pianificazione delle aree commerciali, aprendo finalmente anche all’ipotesi di grandi strutture di vendita. Nel gennaio di quattro anni fa, con una nota firmata dall’allora assessore Giuseppe D’Aleo, il piano urbano del commercio venne ritirato prima di approdare in aula consiliare, nonostante l’attività di verifica svolta dai tecnici incaricati dall’amministrazione comunale e dai componenti dell’allora commissione sviluppo economico, compreso l’attuale consigliere dem Guido Siragusa che, anche adesso, spinge per far arrivare in aula il puc. La nota venne giustificata sulla scorta di “verifiche sulla correttezza procedimentale”. “Il Piano di urbanistica commerciale – si legge nel testo della mozione a firma Pd – è uno strumento per raggiungere un razionale, moderno, equilibrato e al tempo stesso concorrenziale assetto della rete distributiva del commercio al dettaglio su aree private nel territorio comunale nel pieno rispetto delle normative vigenti”. Per i dem, infatti, la rete di vendita al dettaglio locale sarebbe del tutto “ingessata” e il Puc aprirebbe nuovi spazi, fino ad oggi bloccati. Adesso, la parola passa nuovamente all’assise civica e alla giunta.
