Gela. Mancano poco meno di due ore all’inizio dello spoglio, in città, per le elezioni amministrative. Si decide il successore del sindaco uscente Lucio Greco e il rinnovo del consiglio comunale. Oltre al dato definitivo di affluenza, al 57,05 per cento, in leggera flessione rispetto al 2019, le prime considerazioni arrivano certamente dal risultato delle europee. A livello locale, i grillini del Movimento cinquestelle si sono schierati senza se e senza ma con il consigliere comunale uscente Virginia Farruggia che chiude la sua esperienza con oltre 21 mila voti nella circoscrizione (in città ha superato il muro dei 6 mila voti). Un risultato, all’esordio in una competizione di questo tipo, che con i numeri del Movimento cinquestelle non dovrebbe però permetterle di farcela. Il capolista Giuseppe Antoci ha chiuso con più di 64 mila voti, seguito da Cinzia Pilo (39.502 preferenze) e da Patrizio Cinque che ha superato la soglia dei 30 mila voti. Il risultato in città di Farruggia potrà dare una spinta alla coalizione delle sette liste di Terenziano Di Stefano, con i pentastellati a suo sostegno? I dati delle europee, a livello locale, indicano che i tre principali partiti di area progressista, M5s (con il 31,39 per cento è il primo partito), Pd (9,91 per cento) e Alleanza Verdi sinistra (2,21 per cento ma vicina soprattutto all’esperienza di PeR di Miguel Donegani che in città ha ospitato Leoluca Orlando), mettono insieme il 43,51 per cento dei consensi. C’è poi il 3,09 per cento di “Libertà” a forte trazione deluchiana (Sud chiama Nord di Cateno De Luca è nella coalizione di Di Stefano) e lo 0,76 di Azione-Siamo europei. Caso a parte, “Stati uniti d’Europa” che mette insieme i renziani di Italia Viva (alle amministrative nel patto moderati-centrodestra con Grazia Cosentino) ma anche forze socialiste e i radicali. In città si fermano al 2,05 per cento.
Il centrodestra ufficiale invece, con i tre partiti cardine, più qualche aggiunta, chiuse le europee alle urne locali mettendo insieme il 48,71 per cento. FdI chiude seconda con il 22,58 per cento. Subito dopo FI (con Noi Moderati e una certa trasversalità nell’alloggio ai singoli candidati) al 19,95 per cento e la Lega al 6,18 per cento che comunque riesce a superare la soglia del 4 per cento. Il perimetro che arriva dalle europee, nei seggi locali, non dà distacchi netti tra i blocchi progressista e di centrodestra. Ci sono poi diverse incognite interpretative, dato che anche “Alleanza per Gela”, con candidato a sindaco Salvatore Scerra, ha esponenti di peso che avevano annunciato un sostegno a candidati di centrodestra alle europee.