Gela. Se a livello nazionale i dati delle elezioni europee, ormai quasi del tutto definitivi, dicono che la corsa è stata sostanzialmente a due, con Fratelli d’Italia oltre il 28 per cento e il Pd che ha superato la soglia del 24 per cento (i grillini invece non arrivano al 10 per cento), nella circoscrizione che più interessa la città, quella insulare (Sicilia-Sardegna), la questione è tutta focalizzata proprio sui due poli, di centrodestra e progressista. A scrutinio quasi del tutto completo, sono i meloniani in testa al 21,25 per cento, tallonati dai forzisti al 20,30 per cento. Seguono poi i dem al 16,75 per cento e i grillini del Movimento cinquestelle al 16,25 per cento. Derby interni che si risolvono per pochi punti percentuali e senza grandi distacchi. La soglia dello sbarramento la supererebbero, nella circoscrizione, anche la Lega (7,00 per cento), Alleanza Verdi e sinistra (6,13 per cento) e la lista “Libertà” (5,96 per cento) che ricomprende tra gli altri i deluchiani di “Sud chiama nord”. In Sicilia, i distacchi sono più definiti e in testa c’è Forza Italia al 23,68 per cento, capace di superare FdI invece al 20,18 per cento. Poi, i grillini che superano il 16 per cento e i dem al 14,37 per cento. “Libertà” (al 7,68 per cento) supera la Lega (al 7,48 per cento). Sopra il 4 per cento anche Alleanza Verdi e sinistra (4,81 per cento). In provincia, i giochi sono fatti e lo spoglio è ultimato. Hanno la meglio gli azzurri di Forza Italia al 25,41 per cento (Massimo Dell’Utri con 7.613 voti batte sia Edy Tamajo a 5.620 sia Marco Falcone che si attesta a 4.762 preferenze), seguono i grillini al 21,79 (il consigliere comunale uscente Virginia Farruggia batte tutti con 7.303 voti seguita da Giuseppe Antoci a 2.476 e Patrizio Cinque 1.230). Poi ci sono i meloniani di FdI al 20,64 per cento (Giorgia Meloni mette insieme 9.926 preferenze staccando nettamente Massimiliano Giammusso a 3.011 e Giuseppe Milazzo a 1.577) e il Pd con il 12,21 per cento (Elly Schlein si attesta a 2.937 voti seguita da Giuseppe Lupo a 2.251 e Pietro Bartolo con 1.731). Sopra la soglia la Lega al 6,55 per cento (Raffaele Stancanelli fa segnare 2.236 voti) e “Libertà” al 5,71 per cento (Cateno De Luca fa 2.466 preferenze).
In città, nelle 71 sezioni, il discorso si inverte. M5s è il primo partito al 31,39 per cento trascinato da Farruggia con 6.020 preferenze. Superati nettamente i meloniani che chiudono al 22,58 per cento (Giorgia Meloni si ferma a 3.118 voti), gli azzurri di Forza Italia al 19,95 per cento (la partita locale la vince Marco Falcone con 1.345 voti superando Edy Tamajo fermo a 967 preferenze e Margherita La Rocca Ruvolo che fa 696) e i dem al 9,91 per cento (Giuseppe Lupo con 775 voti fa meglio di Schlein a 391). Sopra la soglia del 4 per cento, si attestano i leghisti al 6,18 per cento (Roberto Vannacci con 401 preferenze supera Raffaele Stancanelli a 309). L’unica candidata locale al palrlamento Ue, Virginia Farruggia, nell’intera circoscrizione ha messo insieme 20.770 voti superata da Giuseppe Antoci nettamente al comando con oltre 62.000 preferenze, Cinzia Pilo a quasi 39 mila e Patrizio Cinque che va verso le 30 mila preferenze. I dati sono quasi del tutto definitivi, mancano solo pochi seggi alla chiusura.