Sull’appalto rifiuti è scontro, Siciliano esclude la gara ponte e va avanti con Tekra: Farruggia, “qualcuno difende interessi di parte?”

 
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Gela. La strada che dovrebbe condurre alla gara d’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come era prevedibile, è costellata da polemiche e veleni, soprattutto tra i corridoi della politica locale.


“Siciliano cambia la realtà a proprio piacimento”. L’amministrazione comunale, con in testa l’assessore Simone Siciliano, è netta nel rigettare qualsiasi ipotesi di gara ponte, in attesa di quella da sette anni. La società campana Tekra, che gestisce il servizio in proroga, continuerà a farlo fino a quando non verrà individuata una nuova azienda, vincitrice della gara d’appalto. I tempi, però, potrebbero essere piuttosto lunghi. “Le posizioni espresse dal vicesindaco Simone Siciliano – dice la presidente della commissione comunale ambiente e sanità Virginia Farruggia – lasciano allibiti. La gara ponte andrebbe a legittimare veri e propri affidamenti diretti? E’ assurdo. Peraltro, parliamo di un’amministrazione comunale che ha appena effettuato almeno tre affidamenti diretti attraverso il settore lavori pubblici”. Per il consigliere comunale del Movimento cinque stelle, che da tempo insieme al gruppo dei grillini approfondisce la vicenda rifiuti, la difesa a spada tratta dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti in città potrebbe nascondere qualcos’altro. “Sostenere che la società Tekra effettui il servizio in maniera ineccepibile – continua Farruggia – significa modificare la realtà a proprio piacimento. La situazione attuale dei quartieri è sotto gli occhi di tutti. Non vorrei che qualcuno voglia solo tutelare interessi di parte. E’ stato il commissario della Srr4, per primo, a sollevare non poche riserve su quest’infinita serie di proroghe concesse all’azienda che attualmente gestisce il servizio di raccolta in città”.

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