Il blitz antidroga “Samarcanda”, Emanuele Brancato ha chiesto di lasciare il carcere: la Cassazione annulla il no del riesame

 
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Gela. I giudici del riesame di Caltanissetta dovranno nuovamente valutare la richiesta di una misura alternativa al carcere presentata dalla difesa del trentaquattrenne Emanuele Brancato.


L’indagine “Samarcanda”. E’ accusato di essere una delle presunti menti di un traffico di cocaina, scoperto con il blitz “Samarcanda”. Di recente, i pm della procura hanno chiuso le indagini. Brancato è attualmente detenuto in carcere. I giudici nisseni del riesame avevano respinto la richiesta di scarcerazione, nonostante le prime ammissioni arrivate dall’indagato. Il suo difensore di fiducia, l’avvocato Giacomo Ventura, si è rivolto alla Corte di Cassazione. I giudici romani hanno accolto la sua richiesta, annullando il provvedimento negativo arrivato dal riesame. Quel verdetto, infatti, non avrebbe tenuto in considerazione gli sviluppi relativi a quanto successivamente dichiarato da Brancato che, comunque, ha sempre escluso di aver avuto un ruolo nel traffico di grosse partite di cocaina, acquistate, stando ai poliziotti del commissariato e ai magistrati della procura, anche in Calabria. Così, i giudici del riesame di Caltanissetta dovranno nuovamente valutare la richiesta di lasciare il carcere.

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