Porto rifugio, autorità ai lavori per il canale interno: “Può mantenersi per 18-24 mesi”

 
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Gela. Nel porto rifugio eternamente insabbiato si tenta di dare una parvenza di normalità, nonostante l’emergenza sia sempre dietro l’angolo. Questa mattina, i vertici della capitaneria di porto (con il comandante Lorenzo Masci), l’amministrazione comunale e alcune rappresentanze politiche (soprattutto quella M5s con i senatori Lorefice e Damante e il vicepresidente Ars Di Paola), hanno presenziato al varo ufficiale degli interventi in corso per la riprofilazione del canale interno, utile a permettere maggiore movimento ai mezzi, oggi del tutto paralizzati dall’insabbiamento. I lavori, condotto con la draga giunta in porto, dovrebbero assicurare una “via” almeno per “18-24 mesi” e potrebbero essere poi ripetuti. Si aggiungono ai lavori che partiranno a breve nella banchina di riva, appaltati per quasi un milione di euro. Lo ha confermato il comandante Masci.

Non si effettuavano attività di manutenzione e di ripristino, nel sito locale, almeno dal 2011, è stato riferito. L’escavo totale (sul quale insiste anche il comitato pro-porto), atteso da tempo e spesso oggetto di procedure che hanno sbattuto contro il muro della burocrazia, difficilmente si potrà avviare a breve. Mesi fa è stato sottoscritto l’accordo attuativo che coinvolge l’Autorita’ di sistema della Sicilia occidentale, che gestisce i siti portuali locali. Sarà la stessa Autorità a farsi carico del peso economico maggiore, senza l’ulteriore impiego delle compensazioni Eni (un punto sul quale l’amministrazione comunale ha insistito molto). L’intervento per il canale interno impiega circa 120mila euro. Come è stato riferito oggi, in altri siti portuali sarebbe normale manutenzione. Di recente, invece, sono stati predisposti e attivati i nuovi attracchi al porto isola.

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