Gela. Un progetto ingente per l’eolico in mare, ad est dell’isola di Linosa, è l’investimento sul quale punta la società spagnola Acciona, che in Italia opera attraverso Acciona energia global srl. Le procedure autorizzative sono state avviate da tempo, come più volte riferito. Sul territorio locale, in contrada Bulala, è previsto invece il passaggio del sistema di cavidotti che poi arriverà fino a Chiaramonte Gulfi, nel ragusano, dove sarà collocato il punto di consegna alla rete di trasmissione elettrica nazionale. Bulala sarà la zona di arrivo della coppia di cavidotti sottomarini. Saranno altrettanti cavidotti terrestri a fare da congiunzione con il punto di consegna nel ragusano. Acciona ha provveduto a richiedere una concessione demaniale marittima trentennale, anche rispetto al punto di passaggio dei cavidotti. Il parco offshore a largo di Linosa prevede aerogeneratori con fondazioni galleggianti ancorate al fondale e tutte le relative opere elettriche di connessione.
I progetti sono stati ribattezzati “Sicilia A” e “Sicilia B”. Lo scorso anno furono autorizzate indagini ambientali anche lungo la costa locale. Tutti gli atti sono stati inoltrati alla locale capitaneria di porto. Inizialmente, era stato previsto che i cavidotti passassero dal molo di levante del porto rifugio. Per l’allestimento del cantiere di costruzione della centrale eolica era già stata individuata un’area logistica delle dimensioni di circa 14,9 ettari, nel porto di Augusta, a Punta Cugno, idonea in base al piano regolatore portuale.