Gela. La scorsa settimana, la Flai-Cgil ha annunciato lo stato di agitazione, per l’ennesima volta, dei lavoratori del Consorzio di bonifica. Pagamenti in ritardo per la mensilità di aprile ma anche operai stagionali non ancora avviati, nonostante prema la fase della stagione irrigua. Le difficoltà sono molteplici, strutturali e organizzative, in un comparto che soffre drammaticamente per la carenza idrica e in un Consorzio che va a scartamento ridotto. A Palermo, in giornata, il dipartimento dell’agricoltura, dando riscontro a note allarmanti partite dal commissario del Consorzio locale, ha autorizzato il versamento di un secondo acconto del contributo 2024. Poco più di 237 mila euro per il “pagamento di stipendi ed oneri previdenziali ed assistenziali al personale a tempo indeterminato di cui alla L.R. n. 49/81”, così si legge nell’atto rilasciato a Palermo. Una sorta di palliativo per evitare che la tensione tra i lavoratori possa aumentare. In ogni caso, sono in corso le verifiche negli uffici regionali sulla situazione finanziaria del Consorzio locale.
Bisogna “acquisire il parere dell’Assessorato regionale dell’economia sul bilancio di previsione 2024-2026 adottato dal Consorzio di Bonifica 5 Gela”, viene precisato nel decreto che stanzia l’acconto per i lavoratori a tempo indeterminato. L’incertezza continua a caratterizzare le sorti dei dipendenti, ormai avvezzi alle lunghe attese per i pagamenti e più in generale a condizioni di lavoro decisamente non ottimali.