La sfiducia si allontana e Siciliano apre al consiglio, “parliamo dei progetti…andiamo oltre i partiti”

 
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Gela. Una tregua per avviare un confronto, anche oltre i partiti. I numeri per la sfiducia immediata al sindaco Domenico Messinese, allo stato attuale, sono tutt’altro che semplici da trovare

e così, in piena fase di consultazioni politiche, è il vicesindaco Simone Siciliano ad ufficializzare il tentativo di creare un canale di interscambio, soprattutto con il consiglio comunale.

“Parliamo oltre i partiti”. “In questa fase – dice – credo che si debba discutere di progetti. Abbiamo già avviato una prima verifica, anche con le commissioni comunali. Dobbiamo dare centralità al prossimo futuro della città. Quindi, parliamo, senza limitarci a barriere partitiche”. Il vicesindaco, rimasto dietro le quinte in questo periodo di consultazioni, condotte dal primo cittadino e dai vertici di Sviluppo Democratico, non nasconde i riferimenti politici della giunta. “Come abbiamo più volte indicato – continua – la nostra collocazione è nell’area di centro moderato. Non ci sono, al momento, partiti strutturati che si rifanno a questa tendenza politica. Oramai, sono confluiti in altri soggetti politici, dal Pd agli alfaniani. Anche per questo motivo, il dialogo bisogna portarlo avanti sui progetti”. Siciliano, da più parti ritenuto l’unico vero intoccabile della giunta Messinese, prende però le distanze da una presunta “blindatura”. “Non credo di essere intoccabile, qualsiasi cosa questo voglia dire – conclude – non capisco perché tanti hanno preso me come riferimento di troppe polemiche. Sono un assessore di questa giunta, come tutti gli altri”. Di certo, Siciliano, fin dall’insediamento della giunta, ha avuto le mani piene, sommando più deleghe in settori strategici, dalla vicenda Eni ai rifiuti passando per l’indefinita piattaforma dello sviluppo economico.

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