Gela. La sua è anche “una rivalsa verso la politica che ha perso i fondi di progetti sui quali ho lavorato e speso tante fatiche”. L’ingegnere Grazia Cosentino, davanti alla platea di sostenitori ed esponenti di partito, ha richiamato lo spirito di servizio. San Francesco, Seneca e don Luigi Sturzo, sono tra le citazioni che Cosentino ha riportato nel discorso letto durante l’intervento. “Lo stabilimento ha deturpato la città e l’ha ferita a morte”, ha continuato. Un contraltare rispetto ad un “posto simbolo della città”, scelto invece dalla coalizione che si è ritrovata alla “Conchiglia”. L’invito lo ha fatto alla Regione per tutelare “i nostri beni, la nostra storia”. Sarà “una rivoluzione gentile”, ha continuato.
“Pari opportunità e nessuna corsia preferenziale”, Cosentino insiste sul genere e sulla candidatura di una donna. “Avremo una squadra di uomini e donne, con competenze e impegno”, ha detto. Una “legge speciale per la città la chiederemo al governo nazionale. Usciamo dall’isolamento nel quale è piombata la città a causa delle precedenti amministrazioni”, ha continuato. Industria sostenibile e turismo “possono convivere”, ha riferito. Il “brand Gela” sarà supportato dalla coalizione. I suoi avversari “hanno partecipato al declino della città”. Il finale è quello che caratterizza il patto moderati-centrodestra, “siamo la competenza”. La sfida è aperta e le urne daranno le loro risposte.
E la Sanità locale non rientra tra le priorità di questa città?