Gela. E se qualcuno accettasse il “Patto per la città” lanciato dall’amministrazione comunale e dai vertici di Sviluppo Democratico, il movimento fondato dai fedelissimi del sindaco Domenico Messinese?
Siciliano non si tocca. Allora, anche la giunta potrebbe passare per un trattamento di “riverniciatura” politica. Da quanto emerge, nessuno, soprattutto tra le fila di Sviluppo Democratico, esclude la possibilità di aprire la giunta a quelle forze politiche che, qualora la sfiducia si rivelasse un flop, decidessero di collaborare. Allo stato attuale, l’unico posto blindato è del vicesindaco e assessore Simone Siciliano, da molti ritenuto l’artefice vero della strategia politica dell’amministrazione comunale. Per il resto, invece, se ne potrebbe parlare. Insomma, una giunta a più colori. Ovviamente, si tratterebbe di capire quali aggiungere a quelli di Sviluppo Democratico, per la verità piuttosto anonimi, almeno al grande pubblico. Il sindaco, però, dovrebbe anche muovere un passo deciso, o verso il centrosinistra oppure in direzione del fronte opposto, quello di centrodestra. Per ora, la sfiducia appare solo vessillo di pochissimi, con in testa i cinquestelle, che di Messinese e di questa giunta farebbero decisamente a meno, in attesa di ripresentarsi alla città con un eventuale nuovo candidato, dopo quello che hanno già bollato come un “enorme errore”, ovvero lo stesso Domenico Messinese.
Chi ha i numeri non pensa alla sfiducia. I “grandi” capi del centrosinistra locale, a cominciare dai vertici del Pd, passando per quelli di Sicilia Futura e del Megafono di Crocetta sembrano indaffarati in altro, soprattutto a prepararsi per piazzare il grande colpo all’Ars, in attesa delle regionali di novembre. Il centrodestra, almeno sul fronte dei forzisti e dei cespugli, neanche rappresentati in consiglio comunale, invoca la sfiducia al sindaco e l’anticipato distacco della spina. Con questi numeri, però, rimangono giusto parole elettorali e poco altro. In attesa della lunga estate, le consultazioni in municipio dovrebbero riprendere già domani.
