Gela. “I ricchi devono fare la carità vera e non l’elemosina. Devono garantire il lavoro in questa città”. Il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Rosario Gisana è arrivato tra i lavoratori della fabbrica Eni in presidio e si è rivolto direttamente ai manager locali della multinazionale.
“I capi – ha aggiunto – devono mettere da parte l’immagine dei soldi e mettersi davanti gli occhi il volto segnato di questi lavoratori”. In questo modo, il prelato ha voluto manifestare tutta la sua solidarietà davanti ad una protesta che promette di durare ancora per lungo tempo. Negli scorsi giorni, invece, era stato il parroco della chiesa di San Francesco don Giorgio Cilindrello a celebrare una messa tra gli operai in presidio.
“Mi raccomando – ha concluso il vescovo rivolgendosi ai presenti – evitate atteggiamenti violenti. I responsabili di questa struttura hanno la possibilità di far lavorare nel rispetto dell’ambiente, adottando nuove tecnologie, perché non lo fanno?”.