Gela. Ci sono 400 manifestazioni di interesse ad investire nell’area industriale di Gela.
Lo rivela direttamente il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico, che il 23 maggio ha chiuso la call di manifestazione di interesse a investire nell’area di crisi industriale di Gela. Il Mise precisa che “la call è stata lanciata nell’ambito dell’elaborazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (Prri) per individuare i fabbisogni di sviluppo dell’area e la gamma della strumentazione agevolativa attivabile”.
L’indagine conoscitiva, che comunque non è vincolante né per il ministero né per gli imprenditori, ha raccolto circa 400 schede con particolare partecipazione da parte del settore terziario (commercio, trasporti, alloggio, ristorazione) con una percentuale del 56% e il secondario (industria in senso stretto, costruzioni) con una percentuale del 36%. L’85% delle proposte proviene da piccole imprese. Nelle prossime settimane l’organismo di governance dell’area di crisi approverà la versione definitiva del Prri, passaggio propedeutico alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma.