Gela. La decisione l’hanno presa ed è stata per certi versi anche divisiva al loro interno. Gli autonomisti dell’Mpa stanno con il candidato a sindaco Terenziano Di Stefano, al termine di valutazioni che si sono protratte nel corso delle settimane. Non ci saranno due consiglieri che hanno fatto parte del gruppo a Palazzo di Città, Diego Iaglietti e Giuseppe Guastella (ora in “Alleanza per Gela” con il candidato Salvatore Scerra). “La lista che presentiamo è equilibrata – dice l’assessore Ugo Costa – stiamo dando a tutti la possibilità di arrivare al traguardo. Abbiamo deciso di non inserire candidati potenzialmente con un notevole peso elettorale. E’ una linea che abbiamo condiviso. Per questa ragione, non c’è stata un’intesa con l’assessore Morselli. Siragusa? Abbiamo avuto interlocuzioni, con lui e con altri”. Nè Costa né Ivan Liardi, altro assessore in quota Mpa, saranno ai nastri di partenza. “Non saremo candidati – sottolinea lo stesso Costa – proprio perché vogliamo dare spazio maggiore a chi ha scelto di sostenere il progetto”. Per l’assessore ai servizi sociali, la nuova amministrazione si troverà ad affrontare priorità difficili. “Il dissesto, con il bilancio che ha il Comune e con le entrate, si può progressivamente assorbire – aggiunge – il problema vero è la macchina burocratica. Mancano dirigenti e funzionari. Non è in grado di gestire l’intera struttura dell’ente”. Gli autonomisti hanno deciso di appoggiare Di Stefano ma non hanno rotto il patto amministrativo con Greco, fino all’ultimo. L’area politica dell’avvocato, probabilmente, dai lombardiani si sarebbe aspettata la “volata” finale, per un secondo mandato. “Non abbiamo mai detto di no ad un progetto per un Greco bis – dice inoltre Costa – però, siamo stati chiari fin dall’inizio. Doveva essere un progetto unitario. Le condizioni sono venute a mancare. I partiti del centrodestra hanno tutti detto no all’eventualità di una ricandidatura del sindaco Greco. Noi, poi, abbiamo avanzato il nome di Rosario Caci ma il centrodestra ha scelto altro. Non siamo mai stati contro Greco”. I tentativi di mettere su una sorta di terzo polo ci sono stati, soprattutto davanti ad una certa rigidità del centrodestra locale. Alla fine, non se ne è fatto nulla.
“Siamo con Di Stefano – sottolinea Costa – perché ci lega una condivisione politica. Lui era consigliere comunale Mpa quando io rivestivo la carica di segretario. Ci sono state affinità amministrative così come cinque anni fa, con la lista che abbiamo costruito insieme ad Una Buona Idea. Ci sono valori comuni e ritengo che la coalizione abbia tutte le possibilità per sviluppare un progetto che affronti le emergenze cittadine e al contempo dia le condizioni per lo sviluppo economico e degli investimenti. Non credo affatto nel solito refrain di una continuità politica tra Roma, Palermo e la città, come vorrebbe far credere il centrodestra”. Queste amministrative, i lombardiani le affronteranno in ordine sparso. Una parte del gruppo locale ha optato per Scerra e per la sua alleanza. “Certo, dispiace – conclude Costa – per quanto riguarda la decisione di Guastella, era prevedibile, quella di Iaglietti, invece, non lo era. Sono scelte personali che non possono essere sindacate. Sul piano personale, comunque, c’è sempre il massimo rispetto per le decisioni che si prendono”.