Gela. Luigi Messina, appena nato, perse la vita dopo un intervento chirurgico all’ospedale “Garibaldi-Nesima” di Catania. I fatti risalgono ad otto anni fa. Il giudice del tribunale etneo ha condannato ad un anno e due mesi di reclusione, con pena sospesa, il primario di cardiochirurgia dell’ospedale “San Vincenzo di Taormina” Salvatore Agati. Stessa decisione per il cardiochirurgo Fabrizio Gandolfo. E’ stato assolto, invece, il cardiologo Marcello Campisi dell’ospedale “Garibaldi-Nesima”. Dalle indagini emersero responsabilità dei medici che intervennero sul neonato, subito dopo la nascita. Ci sarebbe stato un errore nelle attività condotte per correggere la “pervietà del dotto arterioso”, determinando invece la chiusura dell’arteria polmonare sinistra. Fu necessario un secondo intervento, per gli inquirenti però ormai “tardivo”. I danni, ha spiegato il pm, erano “irreversibili”. La morte di Luigi ha inciso sulle vite dei genitori, Giuseppe Messina e Norina Pirrera, che anche attraverso l’associazione “Aria Nuova” denunciarono i fatti, facendo partire più inchieste. I coniugi sono parti civili, assistiti dai legali Antonio Cozza, Carmen Toro e Giuseppe Ferraro.
I genitori di Luigi oggi hanno spiegato che “dopo quasi otto anni finalmente abbiamo ottenuto giustizia per il nostro bambino, che adesso potrà riposare in pace. Abbiamo portato avanti con sacrifici una battaglia giudiziaria per Luigino e tutti i bambini vittime di malasanità, affinché ciò che è accaduto a nostro figlio non si verifichi mai più”, così riporta LiveSicilia.it. Luigi Messina era nato, con un parto gemellare, insieme alla sorella Ginevra nel luglio di otto anni fa. Lo scorso anno, in un procedimento parallelo, in abbreviato, erano stati assolti invece i periti che si occuparono del caso, inizialmente accusati di falso.