Gela. E’ tra gli ispiratori della coalizione fuori dal blocco del centrodestra ufficiale. “Alleanza per Gela”, infatti, porta anche la firma dell’ex parlamentare Ars Pino Federico. Sta lavorando insieme agli altri alleati sugli ultimi aspetti delle liste che stanno per essere depositate. La raccolta delle firme si è da poco conclusa. “Spero solo che possa essere una campagna elettorale non dopata – sottolinea – la gente va lasciata libera di esprimere la propria preferenza. Anzitutto, mi auguro questo”. Polemiche, voci e più di qualche “veleno”, non sono mancati e sottotraccia tutti guardano a tutti. “Siamo convinti che le nostre quattro liste siano forti, radicate sul territorio – aggiunge – il centrodestra? Noi siamo nel centrodestra e lo dimostreremo alle europee, votando per candidati di quest’area politica. I partiti hanno però deciso di non aprire un confronto democratico e per questa ragione abbiamo puntato su un candidato a sindaco come Scerra che la città la conosce e la ama. Altri, invece, la decisione l’avevano presa già sette o otto mesi fa. Il loro candidato è stato voluto da Mancuso e Cuffaro. Mi meraviglia che Fratelli d’Italia abbia solo subito in modo passivo. Evidentemente, non c’è una classe politica capace di sostenere proprie decisioni. Fratelli d’Italia ha subito scelte di altri, di esponenti che non sono neanche di centrodestra. Sono decisioni assunte in altri contesti, fuori dalla città. Se uno dei candidati potenziali proposti non andava bene, dovevano almeno avere un secondo nome. Invece, tutto questo non c’è stato”. I partiti ufficiali, nel patto largo con i moderati (Italia Viva e Dc), stanno con l’ex dirigente comunale Grazia Cosentino. Una strada che “Alleanza per Gela” non condivide e nella quale non si riconosce. “Io, come tutti gli altri, darò il mio contributo – dice ancora Federico – sto decidendo insieme alla lista. Al momento, sono candidato al consiglio comunale”. Per l’ex presidente della Provincia si era aperta l’opzione di una candidatura a sindaco. Il leader Mpa Raffaele Lombardo, con il quale Federico ha un rapporto politico di lungo corso, ha confermato di averglielo chiesto.
“E’ vero, il rapporto con il presidente Lombardo è sempre di stima reciproca – precisa – però, ho comunicato che la mia candidatura a sindaco poteva avere le basi solo con un centrodestra unito. Ho capito invece che una mia discesa in campo avrebbe creato solo divisioni”. “Alleanza per Gela” punta sulle quattro liste ai nastri di partenza e dovrà individuare i primi potenziali assessori. “Queste sono decisioni che spettano al candidato a sindaco – conclude Federico – è lui che dà le linee guida. Ci confronteremo, di modo che tutte le liste possano avere una rappresentanza”.