Gela. Carte di credito rubate e una serie di acquisti effettuati all’insaputa del proprietario. In primo grado, un operaio edile era già stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione
dai giudici del tribunale di Milano.
Il furto e le spese personali. Adesso, arriva una riduzione della pena. I giudici milanesi della Corte di appello, infatti, hanno emesso un verdetto di condanna, ma a sei mesi di reclusione. L’uomo, un gelese che per qualche tempo ha lavorato tra i cantieri della zona, era accusato di aver rubato il portafoglio al fornitore di una delle aziende che lo aveva ingaggiato. Così, avrebbe utilizzato bancomat e carte di credito per acquisti personali. Almeno cinquecento euro sarebbero stati spesi solo in biglietti gratta e vinci. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha impugnato la condanna davanti ai giudici della Corte di appello di Milano, ricostruendo l’intera vicenda. Alla fine, è riuscito, seppur in parte, a ridimensionare la vicenda, convincendo i magistrati milanesi ad emettere un verdetto di condanna, ridotto rispetto a quello di primo grado.