Gela. “Pensavano che non saremmo riusciti neanche a presentare la lista. Invece, ci siamo e andiamo avanti”. Filippo Franzone ha inaugurato, insieme ad alleati e sostenitori, il proprio comitato elettorale, in centro storico. I primi ringraziamenti, non a caso, li ha rivolti a chi ha messo a disposizione il piccolo immobile e a chi si è prodigato nei lavori di manutenzione. “Siamo lavoratori”, ha detto in apertura. Franzone è poi è andato dritto al sodo. Sa di essere un candidato di rottura e non a caso ha parlato di “un referendum tra politica e cittadini”. Questo si sta materializzando, secondo il candidato, tra le pieghe della campagna elettorale. “Sono l’unico cittadino che compete con candidati a sindaco tutti di estrazione politica”, ha proseguito. In municipio, insieme a chi lo sostiene, vuole portare “oculatezza” per amministrare con i cittadini. “E’ questo il nostro modello”, ha continuato davanti ai sostenitori presenti. Insieme a lui, al tavolo, c’erano gli alleati di “Unità siciliana-Le Api”, “Gran Sicilia”, “Popolo della famiglia” e Liberalsocialisti. “Dicevano che eravamo soli e così non è”, ha proseguito. Il voto alla sua lista e al suo progetto amministrativo sarà utile, ha riferito, “per interrompere la continuità con il passato e con chi ha già amministrato”.
“Hanno litigato per anni e ora si sono messi insieme”, ha concluso. L’apertura del comitato ha portato in sede, l’architetto Francesco Salinitro (che ha già una passata esperienza da assessore) per “Unità siciliana-Le Api”, Paolo Scicolone di “Gran Sicilia” e Fabio Nalbone del “Popolo della famiglia”, oltre a candidati e supporter della lista per Franzone.