Gela. Entro tre mesi si avrà un quadro completo delle coperture esistenti in città a rischio amianto.
Sono partite le attività di mappatura che porteranno poi alla rimozione ed allo smaltimento. L’obbligo è per i proprietari degli immobili che presentano coperture con fibre di cemento-amianto e derivati ma attraverso i finanziamenti europei (circa 12 milioni) si possono prevedere degli incentivi per abbattere i costi di rimozione e smaltimento.
Le società Resgea e Teram si occuperanno del servizio, che prevede il metodo del telerilevamento. “L’obiettivo è quello di attuare il piano comunale amianto – dice il vice sindaco Simone Siciliano – Saranno individuati gli edifici più sensibili sulla base cartografica”.
Solo Syndial, Enimed e pochi privati si sono auto-denunciati. Gela è la prima città siciliana ad avviare questo tipo di monitoraggio.