“Caso Gela” nella tesi di laurea: “Tassi mortalità rilevanti per patologie dell’apparato respiratorio”

 
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La discussione condotta dalla studentessa Rita Scicolone

Gela. Ha scelto di analizzare il “caso Gela” nel suo lavoro per la tesi al dipartimento di scienze biologiche, geologiche e ambientali del corso di laurea in scienze ambientali e naturali dell’Università di Catania. La studentessa gelese Rita Scicolone ha esposto l’elaborato in settimana. Ha analizzato i fattori di rischio per la salute in un’area toccata nel tempo dall’industrializzazione pesante. Nel percorso di approfondimento è stata assistita dal relatore, la professoressa Venera Cardile. “A Gela si registra un’elevata criticità ambientale e sanitaria”, è stato spiegato. I tassi di mortalità “in entrambi i sessi” sono “rilevanti” per “patologie o tumori dell’apparato respiratorio”. Il cancro al polmone viene indicato come una delle principali cause di morte “nei paesi industrializzati”.

“A Gela sono stati registrati quasi dodicimila morti in otto anni e un rischio che supera la media nazionale del 4-5 per cento”, proprio in relazione al cancro al polmone, riportano le schede accompagnate al lavoro di Scicolone. In città, in base a ciò che viene delineato nel lavoro per la tesi di laurea, è “presente una percentuale elevata di cancro del polmone non a piccole cellule (Nsclc)”. Tra i metodi di approccio alla patologia viene richiamato “l’uso di Osimertinib” che “potrebbe essere di aiuto nel trattamento di questa patologia tumorale”. “Il caso Gela rappresenta lo stimolo per la stesura dell’elaborato con lo scopo di descrivere la molteplicità dei fattori che contribuisce ad influenzare lo stato di salute della popolazione locale”, ha sottolineato inoltre Scicolone. Una questione che ha condotto la stessa commissione di valutazione a riproporre la necessità che si ponga una certa fermezza nel binomio, irrisolto, tra salute e produzione e quindi tra reddito e salute.

1 commento

  1. La politica locale non ha mai acceso i riflettori e portate avanti le istanze di una città che deve fare i conti con molteplici malattie da industria pesante , a Gela dovremmo
    avere centri di ricerca e ospedale ad alta specializzazione oncologica , e invece e` sotto gli occhi di tutti lo stato comatoso dell’ospedale di Gela , spero che la nuova amministrazione che si insediera’ avrà il coraggio di portare avanti il problema sanitario gelese altrimenti sarà altro tempo perso e altre vite che andranno via

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