Gela. Una riduzione dell’entità delle pene, per entrambi. Da tre anni e sei mesi di reclusione a tre anni ciascuno. E’ la decisione emessa a carico di Ruben Raitano e Giacomo Tumminelli. All’epoca dei fatti vennero arrestati con l’accusa di aver imposto ad un artigiano locale l’acquisto di cocaina, per ripianare un debito che pare avesse contratto con loro, sempre per il consumo di droga. Già nel primo giudizio di appello, era caduta l’accusa di estorsione, derubricata al solo tentativo. Rimase in piedi il capo legato alla droga. La Cassazione annullò con rinvio, proprio per l’esigenza di rivedere l’entità delle condanne. Il difensore di entrambi, l’avvocato Davide Limoncello, nel secondo giudizio di appello, ha insistito per una rideterminazione delle condanne, sulla base di quanto indicato dai magistrati capitolini.
I giudici nisseni si sono pronunciati, disponendo la condanna per entrambi a tre anni. Secondo gli investigatori, pur di avere i soldi che ritenevano di dover ottenere dall’artigiano, avrebbero minacciato anche i suoi familiari. L’inchiesta fu condotta dai carabinieri, coordinati dai pm della procura.