Gela. Era accusato di aver tentato approcci sessuali con la figlia della convivente, anche attraverso palpeggiamenti. Una vicenda, quella che riguardò la ragazza, che ha portato all’avvio di un’indagine nei confronti di colui che è poi finito a giudizio per questi fatti. Sia in primo che in secondo grado c’era stata la condanna. I magistrati di Cassazione l’hanno rivista solo sul piano dell’entità. La pena inflitta all’uomo è di due anni e due mesi. Proprio a seguito della pena rivista è stato disposto l’annullamento senza rinvio che però non intacca la responsabilità legata ai fatti. E’ stata riconosciuta dalla Cassazione. L’imputato, nel procedimento davanti ai giudici capitolini, è stato assistito dall’avvocato Salvo Macrì.
Il legale ha avanzato ricorso, ottenendo appunto una riduzione dell’entità della pena. Per il resto, è arrivata una conferma sul coinvolgimento dell’imputato. C’è stata la costituzione di parte civile, sostenuta dal legale Rocco Guarnaccia, che già negli altri gradi di giudizio aveva concluso per la piena responsabilità dell’accusato.