Un centro diurno per l’autismo e l’Alzheimer, il Comune dà all’Asp i locali di via Ascoli: Falchi d’Italia e Arci devono far spazio

 
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La struttura comunale di via Ascoli

Gela. I Falchi d’Italia e, in parte, anche l’Arci devono far spazio al nuovo centro diurno per i pazienti colpiti da autismo e Alzheimer.


I locali di via Ascoli. L’amministrazione comunale va incontro alle richieste dell’Asp e ha individuato i locali comunali di via Ascoli, a ridosso di via Venezia, per metterli a disposizione proprio dei vertici dell’Azienda sanitaria provinciale che dovrebbero avviare in quell’immobile un centro diurno atteso da anni. Già negli scorsi mesi, l’immobile di via Ascoli era finito al centro delle polemiche. I tecnici comunali, su richiesta proprio della giunta del sindaco Domenico Messinese, hanno avviato una verifica sugli immobili comunali dati in uso ad associazioni e privati. Con una nota ufficiale, venne addirittura richiesta la restituzione dei locali sia ai responsabili dell’associazione Falchi d’Italia sia a quelli dell’Arci che, in un’ala dell’immobile, hanno realizzato un centro sociale aperto al quartiere. Adesso, per far spazio al centro diurno, l’ala occupata dai Falchi d’Italia dovrà essere restituita per intero mentre i volontari dell’Arci dovranno liberare il piano terra, mantenendo invece i locali al primo piano.

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