Gela. Una vasta rete di presunti fiancheggiatori e un giro di droga, anche cocaina, che avrebbe fruttato notevoli somme di denaro.
La droga acquistata anche fuori dalla Sicilia. Ci sarebbe tutto questo dietro al gruppo scoperto con l’inchiesta “Samarcanda”, risalente ad un anno fa. I magistrati della procura hanno appena chiuso le indagini e, a breve, potrebbero chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di almeno dodici indagati. Ruoli strategici, stando a quanto appurato dagli stessi pm e dai poliziotti del commissariato insieme a quelli di Niscemi, sarebbero stati ricoperti da Emanuele Brancato ed Emanuele Di Stefano, entrambi ancora detenuti. La droga veniva piazzata in città e acquistata non solo in Sicilia, ma anche fuori dall’isola. Tra i progetti, ci sarebbe stato quello di allargare l’affare anche all’estero. Così, gli arresti scattarono non solo per Brancato e Di Stefano ma anche per Giovanni Alario, Diego e Giovanni Nastasi. A loro, si aggiungono altre sette persone, tutte già destinatarie di misure cautelari comunque più lievi. Le indagini si estesero anche all’allora compagna di Emanuele Di Stefano e alle persone più vicine al presunto gruppo della droga, accusate di favoreggiamento. Nel pool di difesa, tra gli altri, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Francesco Enia e Dionisio Nastasi.