Gela. “La vicenda Sammartino? Dispiace ma non penso che ci saranno effetti sul nostro percorso per le amministrative”. Il consigliere comunale leghista Emanuele Alabiso è tra i salviniani che si ripresenteranno allo start per le urne di inizio giugno. “Mi ricandiderò – spiega – me lo ha chiesto il partito e sono a disposizione. La lista è a buon punto anche se non conosco tutti i nomi”. Tra i leghisti in questa fase non sono mancati distinguo e possibili addii. Il coordinatore provinciale Loreto Ognibene si è dimesso mentre il candidato a sindaco di cinque anni fa, il consigliere comunale Giuseppe Spata, pare prossimo a sostenere “Alleanza per Gela”, con la guida di Salvatore Scerra che corre per la poltrona di primo cittadino. La Lega è invece nella coalizione del centrodestra ufficiale, insieme ai partiti che stanno con l’ingegnere Grazia Cosentino. “Devo dire che il commissario Durigon e Matteo Francilia hanno dato delle indicazioni precise – sottolinea Alabiso – le dimissioni di Ognibene? Non conosco le ragioni. La nostra lista ci sarà e penso possa essere competitiva”.
In questo frangente, nelle trattative, per conto dei salviniani, un ruolo lo sta avendo il commercialista Ennio Di Pietro, tesserato con la Lega, e molto vicino ai vertici regionali del partito, ad iniziare dall’ormai ex vicepresidente della Regione Luca Sammartino. Rispetto al 2019, il peso del partito, in città, è sicuramente di minor impatto rispetto al ruolo assunto da Fratelli d’Italia. Nessuno dei gruppi ufficiali comunque ha espresso un candidato di bandiera, affidandosi appunto all’outsider Cosentino.