Gela. Isolati politicamente e con il fardello sulle spalle di una possibile sfiducia? La giunta, però, sembra intenzionata ad evitare il peggio, anche avviando una serie di incontri
con le forze politiche che, in questi mesi, non sono state certamente tenere nei confronti del sindaco Domenico Messinese e dei suoi assessori.
“Non si possono risolvere problemi atavici in appena due anni”. “Anche Sviluppo Democratico l’ha sempre ribadito – dice il vicesindaco Simone Siciliano – noi vogliamo parlare con tutti. Siamo interessati al prossimo futuro di questa città e non certo alle beghe politiche che non capisce nessuno. Non a caso, abbiamo già inziato a ragionare, in sede di commissioni comuali, su una serie di progetti sociali”. Così, è lo stesso Siciliano, al centro di continue accuse da parte soprattutto dei consiglieri comunali, ad aprire la porta al dialogo. “Non abbiamo alcuna preclusione – continua – il dialogo con tutte le forze politiche locali è un passaggio fondamentale, soprattutto in questa fase cruciale per il futuro economico della città”. Il vicesindaco, infatti, cerca di scongiurare l’ipotesi della sfiducia politica, in realtà sempre più improbabile, almeno in questa fase. “Sfiduciare la giunta e il sindaco Domenico Messinese – conclude – significherebbe imporre alla città un nuovo salto nel vuoto. Si dovrebbe, ancora una volta, ripartire da zero. Lo strumento della sfiducia, secondo me, sarebbe da abolire ad ogni livello, sia nelle amministrazioni locali sia sul piano nazionale. Non si può pretendere che una giunta, peraltro alla prima esperienza amministrativa, possa in appena due anni risolvere i problemi atavici di questa città. Noi ci mettiamo tutto l’impegno ma, spesso, la politica non favorisce determinati processi”. L’invito è rivolto a tutti, Pd compreso.