Gela. Dopo l’esordio ufficiale di ieri in città, con la presentazione e il sostegno delle “sei sorelle” (le liste del centrodestra che la supportano nella corsa alla poltrona di sindaco), l’ingegnere Grazia Cosentino, nelle scorse ore, è stata invece a Caltanissetta. Ha partecipato alla presentazione del candidato a primo cittadino della coalizione di centrodestra, l’avvocato Walter Tesauro. Non sono mancati i volti noti di quest’area politica e sul palco c’erano i due parlamentari regionali, il forzista Michele Mancuso (“main sponsor” di Tesauro) e il meloniano Giuseppe Catania. Erano seduti ai lati opposti del tavolo e sicuramente i rapporti non sono idilliaci. Mancuso e una frangia forzista a lui vicina hanno voluto tentare la carta Cosentino, insieme ai cuffariani e ai renziani (tutti nella stessa coalizione a Caltanissetta). Un percorso che alla fine ha portato alla rinuncia del capogruppo consiliare FdI Vincenzo Casciana, che ha fatto un passo indietro lasciando campo libero all’ingegnere e probabilmente facendo aumentare un certo risentimento interno ad FdI, che nonostante i numeri nazionali e regionali in città non ha espresso un candidato di “bandiera”, appoggiando invece la new entry Cosentino. Quella gelese e l’omonima nissena, sembrano due coalizioni sostanzialmente a specchio: stessi simboli e stessi equilibri da mantenere.
Alla kermesse nissena non sono mancati i riferimenti territoriali dei partiti, comunque in una fase di fermento come nel caso della Lega, che a breve pare destinata ad un maquillage con l’avvento di nuovi dirigenti e probabilmente l’uscita definitiva di altri. Tutti i partiti del centrodestra, in città così come a Caltanissetta, non possono permettersi passi falsi. Alle amministrative locali, peraltro, la coalizione per Cosentino deve fronteggiare “Alleanza per Gela”, costola del centrodestra che è maturata con un progetto fuori dal blocco ufficiale e sotto la guida del candidato a sindaco Salvatore Scerra, attuale consigliere comunale FdI.