“Moralità e temi, con Donegani si può andare insieme”, Di Stefano: “Confronto pubblico con altri candidati”

 
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Terenziano Di Stefano

Gela. La sua, per ora, è stata una campagna elettorale partita decisamente in anticipo rispetto ai competitor, ma senza affidarsi alla grancassa e allo scontro su tutti i fronti. L’ex assessore Terenziano Di Stefano, che guida una coalizione più a tinte progressiste, ha voluto focalizzare anzitutto i temi, “il programma finiamo di metterlo in stampa, la prossima settimana”. E’ chiaramente in attesa di risposte nell’ottica di un allargamento della sua base di sostegno. Ci saranno i dem, che domani annunceranno il supporto all’ex vicesindaco e il rientro in quella che fu l’agorà politica. “Sono molto contento e sul Pd ci ho sempre contato – dice Di Stefano – le interlocuzioni non sono mai finite e il Pd si colloca in una coalizione che arriva dall’agorà, fondata pure dai dem. Non dimentichiamo che la definizione di “progetto Gela” l’ha varata il commissario del Partito Democratico Giuseppe Arancio”. Domani, in conferenza stampa, quando la dirigenza democratica annuncerà la collocazione, ci sarà pure lo stesso Di Stefano. Sta cercando di vagliare il fronte di un dirigente dem come Miguel Donegani, candidato a sindaco con “PeR”, Sinistra italiana e “#2029”. “Vorrei che Donegani e il suo gruppo si uniscano fin dal primo turno al nostro progetto – aggiunge – per noi sarebbe un sostegno molto importante”. Rimane il punto interrogativo dell’Mpa. “Il mio passato mi ha permesso di acquisire esperienza politica e valori grazie a quel partito – continua – credo inoltre che sulle scelte da fare debbano contare le situazioni che ci sono state in questi cinque anni. Siamo stati definiti responsabili quando abbiamo evitato la sfiducia del sindaco Greco e il commissariamento che sarebbe stato un’onta pure per l’Mpa. Ricordo poi gli atti finanziari votati e il Pef. Senza il Piano economico finanziario oggi non avremmo il nuovo servizio rifiuti. Il paradosso è che il centrodestra, che non ha votato il Pef, candida a sindaco uno delle massime espressioni della società che si occupa del servizio di raccolta. Senza quel Pef, non ci sarebbero state le condizioni per far partire le attività”. Sono tutti aspetti che secondo Di Stefano vanno considerati. “E’ giusto mettere in luce delle differenze politiche – sottolinea – spero che dall’Mpa possano arrivare risposte. Mi rivolgo inoltre all’assessore Salvatore Incardona. So che in questo periodo sta valutando un appoggio ad un candidato a sindaco. Sono certo che non si possa cancellare quello che è stato il passato. Qualcuno sta promettendo mari e monti a tutti, come se nulla fosse. Ricordo quando il consigliere Incardona prese le distanze da un centrodestra che invece andava al ricorso. Fu lui stesso ad essere toccato nel profondo. Tutto questo in politica non può essere dimenticato”.

Di Stefano insiste su “moralità” e “temi”. Sta vagliando le mosse dell’area socialista, che è stata nell’agorà. Anche in questo caso è pronto ad un percorso comune. Sul punto delle priorità della città, in una fase molto complessa, secondo l’esponente civico è essenziale, da subito, valutare le posizioni di tutti i candidati. “Un confronto pubblico? Sono assolutamente disponibile, in ogni occasione”, conclude.

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