Gela. Dopo il caos delle primarie nel Partito Democratico, il centrosinistra locale inizia una fase nella quale cercherà di capire cosa fare “da grande”.
“Pensiamo ai progetti…”. Allo stato attuale, l’unità che era stata ipotizzata negli scorsi mesi non sembra aver sortito particolari effetti. Anche i crocettiani sono impegnati a guardarsi intorno, in vista della preannunciata mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese. “Fino ad ora – dice il capogruppo del Megafono in consiglio comunale Sara Bonura – non abbiamo valutato quest’aspetto. Ci stiamo dedicando agli iter dei progetti del Patto per la Sicilia. Bisogna accelerare per non perdere neanche un centesimo dei finanziamenti previsti. Per ora, pensiamo che sia questa la priorità in una città che attraversa una seria crisi economica e sociale”. Quindi, anche per i crocettiani la mozione di sfiducia passa in secondo piano, almeno per il momento.
L’asse Crocetta_Messinese. “Se dovessi dare un giudizio sull’operato della giunta – continua – sarebbe certamente poco favorevole. Non hanno mai risposto alle mie interrogazioni né si sono adoperati ad intervenire in vicende molto delicata, a partire dalla necessità di frenare il fenomeno del randagismo in città”. Il riavvicinamento tra il sindaco Domenico Messinese e il presidente della Regione Rosario Crocetta potrebbe incidere nei rapporti tra il gruppo del Megafono all’assise civica e la giunta? “Non mi pare che la città possa sopportare una continua, e spesso sterile, guerra politica – conclude – sarebbe molto semplice fare solo e soltanto opposizione. Al di là dei giudizi politici, con questa giunta bisogna comunque confrontarsi, altrimenti tutto diventa inutile. La vicenda del porto rifugio mi pare piuttosto esemplificativa, senza l’intervento del presidente Crocetta difficilmente si sarebbe superata l’impasse burocratica”.
