La logistica in mare e le tratte commerciali internazionali, la giunta in Senato: Siciliano, “ci sono le possibilità…Crocetta firmi per l’Autorità portuale”

 
0

Gela. L’area locale al centro delle principali direttrici dei transiti marittimi internazionali, soprattutto nella grande logistica.


“Serve l’Autorità portuale”. Per questo motivo, la giunta ha puntato sull’incontro, tenutosi questa mattina in Senato, e tutto incentrato sul progetto di piattaforma logistica nazionale. “Le possibilità ci sono – dice il vicesindaco Simone Siciliano che da tempo segue l’intera vicenda e che ha partecipato al dibattito romano – pensare che l’economia locale possa svilupparsi girando le spalle al mare è praticamente un suicidio”. Così, via ai primi contatti con senatori e deputati, soprattutto siciliani. “Sicuramente, partiamo svantaggiati – dice ancora Siciliano – ma non dimentichiamo che su nostra iniziativa la città fa ormai parte dell’Area logistica integrata nazionale. Proprio per questo, non capiamo perché il presidente della Regione Rosario Crocetta non firmi l’atto, peraltro a costo zero, che ci consentirebbe di inserire Gela nell’Autorità portuale di Catania e Augusta. Senza una governance vera e propria, non ci sarà mai sviluppo in mare né potranno esserci i giusti finanziamenti. La richiesta di entrare a far parte dell’Autorità portuale di Catania e Augusta l’abbiamo nuovamente inoltrata al presidente Crocetta nel corso dell’ultimo incontro tenutosi a Palazzo di Città. Aspettiamo la sua firma. Serve una vera Autorità portuale, di certo non può essere la Capitaneria di porto a programmare gli investimenti. La capitaneria si occupa, e bene, della sicurezza. Per Siciliano, così come per il sindaco Domenico Messinese, bisogna quindi sfruttare la collocazione della città e aprirla ai traffici commerciali marittimi internazionali. “C’è la possibilità di pensare ad un progetto di altissimo livello, che va ben oltre quanto già presente nell’intero sud d’Italia – continua Siciliano – il porto insabbiato? Se si entra a far parte di questi circuiti, sarà molto più semplice accedere a finanziamenti e rivedere del tutto le attuale infrastrutture”. L’incontro in Senato ha preceduto quello al Ministero dello sviluppo economico, in programma per domani mattina, dal quale dovrebbero uscire ulteriori particolari sul percorso degli investimenti di Eni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here