Gela. Torna in libertà dopo che i giudici hanno accolto l’istanza inoltrata dal difensore di fiducia.
L’inchiesta “Redivivi 2”. Così, lascia gli arresti domiciliari il cinquantunenne Diego Nastasi. Lo scorso anno, venne coinvolto in un’operazione messa a segno dai poliziotti del commissariato e da quelli della squadra mobile di Caltanissetta, ribattezzata “Redivivi 2”, che ha seguito l’indagine madre “Redivivi”. E’ accusato, insieme al quarantanovenne Maurizio Trubia, di aver chiesto la messa a posto, per conto dei clan, ad un operatore del settore della raccolta della plastica tra le aree rurali della città. A chiedere il ritorno in libertà del cinquantunenne, è stato il suo difensore di fiducia, l’avvocato Dionisio Nastasi. Peraltro, a giugno, sia Nastasi che Trubia dovranno presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare per rispondere alle accuse mossegli. L’arresto dei due scattò a conclusione di ulteriori approfondimenti sul presunto controllo delle campagne da parte dei clan. Stessa ipotesi accusatoria alla base della prima indagine “Redivivi”, che fece luce sugli affari del presunto gruppo Trubia.