Gela. Centrodestra e moderati insieme, accomunati da un candidato unico? Il “campo largo” che avrebbe dovuto essere alla base del progetto “Gela al centro” sta patendo più di qualche difficoltà, nonostante lo slancio della scorsa settimana che sembrava aver messo nero su bianco la candidatura a primo cittadino dell’ingegnere Grazia Cosentino. Il centrodestra “ufficiale” vorrebbe richiamare all’ordine tutte le proprie anime, per seguire una via più convenzionale, che ad oggi conduce al candidato di Fratelli d’Italia, il capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. Lunedì, è arrivata la proposta dell’Mpa, di “Un’Altra Gela” che si rifà al sindaco Lucio Greco e di “Solo per Gela”: valutare non solo l’opzione Casciana ma pure quella del dirigente medico Rosario Caci e dello stesso Greco. Tra le segreterie del centrodestra ci sono contatti in corso e si mira ad una ripresa del confronto, con una riunione da tenere a breve. I moderati, ispirati da renziani e cuffariani, sembrano intenzionati a provarci fino alla fine per cercare di far passare la candidatura dell’ingegnere Cosentino, che avrebbe il placet pure di diverse aree forziste. Al contempo, i berlusconiani non possono passare sopra all’accordo con i meloniani, che è già stato sperimentato a Caltanissetta. Gli autonomisti dell’Mpa e il gruppo del sindaco Greco non hanno mai ritenuto praticabile una corsa dell’ingegnere, attuale responsabile tecnico di Impianti Srr. A maggior ragione, a seguito di quanto più volte dichiarato dall’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e dal primo cittadino, fermi nel prendere le distanze da quelli che hanno definito “governi ombra” delle Srr. Il quadro complessivo è ancora di difficile lettura. Pure la Lega aveva avanzato una propria proposta, rilanciando il consigliere Giuseppe Spata. I meloniani, ormai è piuttosto evidente, propendono per un centrodestra che gli permetta di esprimere un candidato di partito. La prima scelta, salvo cambi in corsa, rimane Casciana. Non mancano gruppi che invece non hanno ancora una collocazione definita. Gli esponenti che si rifanno all’ex parlamentare Ars Pino Federico un ruolo ritengono di poterselo ritagliare e con numeri elettorali di un certo peso. Creare un progetto alternativo a quello del centrodestra “ufficiale” non è cosa da poco, seppur i consensi potrebbero essere dalla loro parte, come spesso dimostrato nel recente passato. Il consigliere comunale FdI Salvatore Scerra, a più riprese tra i papabili per la corsa a primo cittadino, è stato chiaro spiegando che i candidati a sindaco non andrebbero “calati dall’alto”, in assenza di un confronto con il territorio e con le liste che non si rifanno direttamente ai partiti. Immaginare una coalizione unica, con tutti i pezzi moderati e del centrodestra, è un’impresa per ora quasi irrealizzabile.
Chi sostiene l’ingegnere Cosentino, infatti, non si rivede per nulla nell’opzione della leadership di Fratelli d’Italia e quindi nella candidatura del consigliere Vincenzo Casciana. Ci sono poi i non allineati che a loro volta potrebbero decidere di fare da soli, acuendo le divisioni d’area. Gli autonomisti, “Un’Altra Gela” del sindaco Greco e “Solo per Gela”, sono un fronte che si aggiunge agli altri e che non pare connaturato in una guida di Fratelli d’Italia, partito fin dal primo momento all’opposizione. Qualcuno ipotizza che da Palermo, se non addirittura da Roma, possano arrivare le direttive capaci di mettere le cose al posto giusto. Per ora, prevalgono solo tanti veti incrociati.