Gela. Il suo è uno dei nomi che più si ripetono in questi giorni. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Salvatore Scerra viene spesso indicato come potenziale candidato a primo cittadino. Era nella rosa FdI per la proposta da avanzare all’intera coalizione di centrodestra ma il partito alla fine ha individuato il capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. Scerra tenterà ugualmente di rimanere in corsa per il municipio? Un ruolo importante nell’opposizione in consiglio comunale se lo è costruito sia durante la sindacatura Messinese sia nel corso dell’attuale guida della città del sindaco Lucio Greco. C’è chi non esclude che possa montare un progetto smarcato dai partiti ufficiali. “Non nego che alcuni gruppi mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco – dice contattato dalla nostra redazione – onestamente, avrei voluto essere il candidato di Fratelli d’Italia. Il partito però ha fatto un’altra scelta, quella del consigliere Vincenzo Casciana. Io spero solo che alla fine prevalga una logicità politica. Fino ad ora, il centrodestra non ha dato una buona immagine. Si è parlato troppo di nomi e poco, se non pochissimo, di temi. Tutti sembrano voler fare il sindaco ma la situazione è grave. Il Comune è in dissesto, ci sono ritardi nei pagamenti, il personale del municipio è numericamente ridotto, non si è ancora insediata la commissione straordinaria di liquidazione, i lavoratori Ghelas protestano con sempre maggiore frequenza e più in generale in città i giovani vanno via per studiare o per lavorare, anche fare le liste diventa difficile nonostante c’è chi dichiara di averne tre, quattro o cinque. Non tutti possono fare il sindaco”. Scerra, che in questo periodo ha preferito non rilasciare dichiarazioni, non si trincera troppo nel tatticismo. “Sto lavorando ad una lista da mettere a disposizione della coalizione – aggiunge – anche perché ritengo che quanto fatto fino ad oggi vada comunque proseguito”. Un suo coinvolgimento diretto però non è così scontato. “C’è molta confusione – precisa – voglio riflettere. Penso altre quarantotto ore. Non escludo pure di fermarmi un giro”.
Il consigliere qualche invito ai suoi, seppur non espresso, comunque lo lancia. “Tutti dovremmo fare analisi critica – dice ancora – e valutare bene la storia politica di ognuno. Quello che sta accadendo, per molti aspetti, non ha logica politica”. Secondo il consigliere, “serve che sulla città si concentrino le attenzioni del governo nazionale e di quello regionale”. Ritorna sulle vicende interne a Fratelli d’Italia, i cui vertici territoriali hanno ribadito la proposta Casciana. “Rispetto le scelte fatte e spero che anche le mie verranno rispettate”, continua. L’opzione di una sua candidatura a sindaco non pare comunque del tutto tramontata e ci sarebbero appoggi trasversali. Il consigliere meloniano è sempre più vicino all’ex assessore regionale Ruggero Razza, che anche oggi è stato in città. Se il centrodestra non sarà compatto intorno ad un candidato a sindaco condiviso, Scerra potrebbe essere l’alternativa sulla quale puntano forze non allineate e altri big dei voti? Cinque anni fa risultò il consigliere secondo in assoluto per numeri di preferenze, dietro solo a Gabriele Pellegrino, a sua volta collocato nella stessa area politica. La linea non cambia, per Scerra, e deve essere il rapporto con il territorio. “Mi sembra sbagliato – sottolinea – calare dall’alto il nome del candidato a sindaco e non discutere con il territorio. Soprattutto con chi ha liste civiche che probabilmente otterranno più voti di quelle con i simboli dei partiti”. Non pare invece troppo realistica l’opzione di Sud chiama nord. “Ho un buon rapporto con il riferimento cittadino Marco Maniglia – conclude – ma l’unico vero legame è per la mia amicizia con Sergio De Caprio, il capitano Ultimo che è vicino al gruppo di De Luca”.
Leggo cose assurde. Secondo me si stanno facendo nomi talmente particolari…. Che se Greco si ricandidera’ non ci saranno dubbi sul fatto che venga rieletto. Scerra… Casciana…. Mamma mia. Siamo messi malissimo.