Gela. Per mesi fermo, senza neanche poter lavorare, dopo le gravissime conseguenze di un incidente sul lavoro, subito nelle campagne di contrada Mignechi.
“Ho perso l’equilibrio”. A descrivere quanto accaduto durante le fasi di trasporto dei carichi di pomodoro è stato un operaio tunisino, precipitato in un dirupo. “Ricordo che mi trovavo sopra ad un cassone e stavamo effettuando operazioni di carico e scarico – ha detto – all’improvviso, ho perso l’equilibrio e sono scivolato. Sono finito nel dirupo”.
A processo, per rispondere di quanto accaduto, c’è Salvatore Formica, titolare dell’azienda agricola al cui interno l’operaio svolgeva la propria attività. Il lavoratore ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Sonia Tramontana e dal legale di difesa. Davanti al giudice Marica Marino, sono stati ricostruiti i momenti precedenti all’incidente. “Insieme a me, c’erano altri operai – ha continuato – no, non avevamo cinture di sicurezza per agganciarci”. In aula, è stato sentito anche uno degli ispettori del lavoro intervenuto subito dopo i fatti. Il testimone ha ricostruito quanto rinvenuto sul luogo di lavoro. Intanto, altri testimoni verranno sentiti alla prossima udienza.