Nel Pd parte la conta dei voti per il congresso, chi ne porta di più? Cirignotta, “sto con Emiliano…io non provoco Di Cristina”

 
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Gela. Il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, nonostante lo stop alla candidatura di Stefano Scepi nella lista a supporto di Matteo Renzi, continua a sostenere l’ex premier, candidato alla segretaria del partito.

Cirignotta e Vella con Emiliano. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Vincenzo Cirignotta, proprio ieri sera a “Villa Dorica”, ha invece confermato il sostegno alla mozione di Michele Emiliano e al suo candidato di riferimento, ovvero il giovane Angelo Zappietro, a sua volta, come Scepi, esponente dei Giovani Democratici locali. Insomma, almeno in città, la corsa alla segreteria nazionale del Pd serve a contarsi e, soprattutto, a pesare i voti che i tanti gruppi sparsi riusciranno a mettere sulla bilancia. “La scelta di Emiliano – dice Cirignotta – è piuttosto chiara. E’ l’unico candidato che, a differenza di Renzi, riesce ancora a parlare dei ceti in difficoltà e conosce molto bene la realtà del Meridione, essendo stato sindaco di Bari. Peraltro, si è fatto carico di un rilancio dell’immagine del sud d’Italia, che non può passare solo dall’industria pesante e dai danni che ha arrecato nel corso degli anni”. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, da tempo molto distante rispetto alle scelte della segreteria Di Cristina, sembra comunque puntare ad un ampliamento del partito, anche rispetto a quegli esponenti che oggi sono sempre più vicini al presidente della Regione Rosario Crocetta. Non a caso, la candidatura di Zappietro ha ottenuto il placet di Enrico Vella, dirigente regionale e già consigliere comunale del Pd, e del suo gruppo di riferimento. Insomma, tutti a sostegno di Emiliano, a cominciare dal senatore Giuseppe Lumia, fedelissimo della prima ora del presidente Rosario Crocetta.

“Nessuna provocazione alla segreteria cittadina”. “La presentazione della candidatura di Zappietro – dice ancora Cirignotta – non è un messaggio lanciato alla segreteria locale del Pd. Facciamo parte di un grande partito ed è giusto che ci siano tante anime. Qualunque sarà l’esito del congresso nazionale, quello che verrà eletto sarà il segretario di tutti, compreso il mio. E’ giusto che Di Cristina pensi alla convocazione di una direzione proprio dopo il congresso, servirà a definire i prossimi passi da muovere. Lasciare il Pd? Non ci penso proprio. Di certo, credo che il presidente Rosario Crocetta, tra mille difficoltà, sia riuscito a rimettere in piedi i conti della Regione. Si candida fuori dal Pd? Sono scelte che lui stesso deve valutare e, comunque, non possono incidere sulle dinamiche locali. Quella per le regionali è una storia diversa e fa bene Crocetta, da uscente, a puntare ad un secondo mandato”.

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