Gela. Verrà discussa a maggio l’opposizione all’archiviazione presentata dai legali di un giovane che ha sporto denuncia dopo che i funzionari di un istituito di credito locale esclusero la sua titolarità su obbligazioni per circa duecentomila euro.
Le indagini. Il giovane, almeno inizialmente, era stato indicato come beneficiario della rendita. Dopo qualche tempo, gli stessi funzionari fecero marcia indietro, giustificando l’accaduto con un errore legato ad una presunta omonimia tra clienti. Una vicenda che, però, non ha affatto convinto il giovane, pronto a denunciare i fatti. I pm della procura, nel corso dell’indagine contro ignoti, hanno concluso per l’archiviazione, non riscontrando elementi utili a portare avanti l’accusa. Per gli avvocati Marco Granvillano e Salvatore Russotto, però, ci sarebbero gli estremi per non archiviare il caso, formulando l’eventuale accusa di truffa. Per questa ragione, hanno proposto un’opposizione all’archiviazione, che verrà discussa davanti al giudice delle indagini preliminari. Tra gli elementi da verificare, stando ai legali, ci sarebbe proprio quello legato all’esame dell’effettivo intestatario della rendita, mai sentito dagli inquirenti.
