Gela. Il potenziale tragitto del sindaco Lucio Greco in direzione delle amministrative di inizio giugno dovrebbe essere più chiaro “entro una ventina di giorni”. L’avvocato non ha affatto rinunciato alla ricandidatura e sabato scorso, per la prima volta, la leadership di un partito lo ha posto come interlocutore diretto. L’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo ha invitato il gruppo locale dell’Mpa, a partire da Rosario Caci, a “sedersi e ad aggregare” insieme proprio all’avvocato. “Il dialogo con l’Mpa è indispensabile e penso sia nelle cose – sottolinea il primo cittadino – con gli assessori del partito parliamo ogni giorno. E’ chiaro che ci sono poi organi deputati a prendere certe decisioni. E’ giusto un confronto ampio”. Il sindaco pare poter riprendere il filo del discorso, proprio dalla traccia autonomista. Può essere un segnale di apertura vera e propria? L’avvocato si rifà a quella che ha già ribattezzato “regola aurea”, ovvero la continuità amministrativa. “Non l’ho certamente introdotta io, che sono l’ultimo arrivato – dice ancora – un sindaco uscente deve essere messo nelle condizioni di ripresentarsi e ritengo che l’appoggio dell’Mpa può esserci, dato che non è mai mancato fin dall’inizio. Quella della continuità amministrativa è anche la linea di Lombardo”.
Non sarà facile mettere insieme una coalizione che potrebbe non avere alcuna ufficialità di centrodestra, dato che i partiti d’area non intendono neppure porre sul tavolo l’eventualità di un Greco bis. “La situazione non è facile – conclude il sindaco – le europee influiscono sulle decisioni dei partiti e spesso prolungano i processi di scelta, anche sugli accordi politici. Non escludo che il tema continuerà a tenere banco pure nelle prossime settimane”.