Gela. Il suo ruolo nella giunta del sindaco Domenico Messinese è da tempo al centro degli attacchi incrociati che arrivano da gran parte delle aree politiche rappresentate in consiglio comunale.
“Chi mi critica non ha mai portato risultati concreti alla città”. Al vicesindaco Simone Siciliano, all’indomani del flop delle nuove tariffe Tari presentate dalla giunta, è stato anche chiesto di dimettersi. “Mi attaccano – spiega lo stesso Siciliano – per coprire i fallimenti amministrativi degli scorsi anni. Non a caso, le accuse più pesanti arrivano da tanti ex amministratori che hanno ancora sulla coscienza anni di gestione della città, senza risultati”. Tra le accuse mossegli, quella di tutelare il proprio “orticello” personale, fatto di aziende a lui vicine e professionisti di fiducia, a cominciare dalle nomine alla Ghelas Multiservizi. “Fino a prova contraria, non mi risulta di aver mai avvantaggiato persone di fiducia – continua – quelli erano vezzi del passato che, probabilmente, mi affibbiano solo per screditare il tentativo di rinnovamento che il sindaco Domenico Messinese e la giunta, tra mille difficoltà, stanno cercando di portare avanti”. Siciliano, come più volte confermato dal sindaco, non sembra assolutamente a rischio, anzi il suo ruolo in giunta continua a mantenerlo, con la copertura massima che gli arriva proprio da Messinese. “Non ho in programma di lasciare né di scendere allo scontro davanti alle prime provocazioni – conclude – la città ha ben altre priorità”.