Gela. Punti in comune hanno dimostrato di averne, al di là del solo rapporto amministrativo con il suo partito presente in giunta. Il sindaco Lucio Greco, che anche durante la lunga convention dell’Mpa ha perorato le ragioni di una ricandidatura, e l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, potrebbero mettere le prime paratie politiche per evitare che siano altri a decidere il da farsi, ad iniziare dai partiti che vanno per la maggiore nel centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia. L’ex governatore ha pubblicamente invitato i suoi a ragionare con l’avvocato Greco, che di fatto ha ricevuto la prima apertura ufficiale da un partito, almeno fino ad ora. I big del centrodestra ormai da mesi parlano di un progetto amministrativo del tutto antitetico al primo cittadino. Lombardo, che in città ha un gruppo forte e consistente, ha invece disconosciuto il patto FdI-FI. L’alternanza tra Caltanissetta e Gela, con la candidatura a sindaco nel capoluogo agli azzurri e a Gela ai meloniani, semplicemente non lo prende in considerazione: o si ridiscute tutto oppure gli autonomisti sembrano pronti a muoversi fuori dal centrodestra ufficiale, chiamando all’appello chi si rivede nell’esperienza Mpa e chi si determina senza riferimenti ufficiali. Ha inviato Greco e Rosario Caci, possibile soluzione lombardiana per la candidatura a primo cittadino, a parlarsi e “ad aggregare”. Il revival di ciò che fu non l’ha trascurato neanche nel caso di un ex Mpa della prima ora come Pino Federico, presente insieme al consigliere comunale Gabriele Pellegrino. Lombardo sembra pronto ad affrontare un percorso comune pure con le liste dell’ex parlamentare Ars, da poco uscito dalle fila della Dc.
Parole di fuoco le ha usate quando il tema si è spostato intorno alla governance dei rifiuti sul territorio. Lombardo ha descritto le Srr e le società che sovraintendono il sistema, al pari di governi ombra che hanno il vantaggio di introiti da “decine di milioni di euro all’anno che spendono per i festini e per i consulenti”. Ha rimarcato con vigore che le stesse società provano ad imporre propri candidati. Seppur senza richiami diretti, a molti è parso un passaggio alimentato dalle voci che ultimamente circolano nell’agone politico locale. Greco in prima fila annuiva convinto e aveva già parlato della capacità della sua giunta rispetto al passaggio al nuovo servizio in house. L’assessore Ivan Liardi, tra i dirigenti Mpa, a sua volta ha fatto notare che nel comparto rifiuti non mancano le situazioni non sempre lineari che l’amministrazione sta comunque affrontando, “anche chiedendo documentazione”. Una scossa la visita di Lombardo l’ha data sicuramente. Greco potrà disegnare il progetto bis contando anzitutto sugli autonomisti come apripista per altri sostegni? Sicuramente, dovrà parlare con loro. Caci ha chiaramente la piena fiducia di Lombardo che non ha fatto l’endorsement ufficiale. Tutto il gruppo Mpa è pronto a rapportarsi ancora una volta con il primo cittadino che si appresta a chiudere cinque anni di un mandato veramente molto difficile? Il centrodestra dovrà guardare alle scelte ancora da fare senza più la prospettiva Mpa? Nell’area politica che avrebbe dovuto strutturare una sorta di inscalfibile santa alleanza, alternativa a Greco, inizia a percepirsi più di qualche scricchiolio. Le divergenze interne pare non siano di casa solo nell’agorà che a sua volta sta generando tre candidature.