Gela. Da dieci giorni non ottiene alcuna risposta dagli uffici di Palazzo di Città e, adesso, il consigliere comunale di Articolo 4 Terenziano Di Stefano non nasconde tutti i suoi sospetti intorno ai risvolti dell’appalto per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti.
“Certo che scattano i sospetti – dice il consigliere – ho chiesto agli uffici del dirigente del settore bilancio Alberto Depetro di poter avere a disposizione le fatture relative ai primi pagamenti effettuati dall’ente comunale in favore della società Tekra che gestisce il servizio in città. Non ho ricevuto risposta. Sarebbe stata sufficiente una mail per farmi recapitare la documentazione chiesta. Invece, nulla di tutto questo si è verificato. Cosa devo fare? Presentare una denuncia perché si negano atti ufficiali e pubblici?”. La richiesta firmata dal capogruppo di Articolo 4 al civico consesso s’inserisce nell’azione avviata dal gruppo politico rispetto all’intero iter che ha condotto ad affidare l’appalto all’azienda campana. Da tempo, gli esponenti di Articolo 4, compreso il consigliere Giuseppe Di Dio, sospettano che i pagamenti effettuati in favore dell’azienda vadano a coprire servizi che non vengono svolti. Non a caso, proprio i consiglieri del movimento hanno minacciato di portare gli atti alla procura. “A questo punto – continua Di Stefano – sorge il sospetto che qualcosa non si andata per il verso giusto. Ho semplicemente chiesto una fattura per capire cosa l’ente comunale paghi con i soldi dei contribuenti. Certo, se venissero pagati servizi impossibili da effettuare come, solo per fare un esempio, il conferimento nei cassonetti, allora i nostri sospetti diverrebero certezza”.
Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, quindi, continua a creare polemiche. Già durante la seduta monotematica del civico consesso convocata per fare chiarezza dopo i primi giorni di raccolta differenziata, furono pesanti le accuse mosse dai consiglieri di Articolo 4, e non solo, nei confronti del primo cittadino Angelo Fasulo e dell’assessore all’ecologia Giuseppe Ventura, accusati di eccessiva superficialità nella gestione del caso rifiuti. Nelle scorse settimane, inoltre, proprio Di Stefano aveva annunciato di voler attendere l’emissione della prima fattura in favore della Tekra per capire se vi fosse l’esigenza di rivolgersi ai magistrati della procura. Insieme agli altri esponenti del movimento ha, comunque, predisposto un dossier sull’intero caso. “Non si è trattato per nulla di un annuncio fine a sé stesso – ammise – stiamo completando il dossier da depositare in procura sull’intero iter dell’appalto per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Prima di rivolgerci ai magistrati, aspettiamo solo l’emissione della prima fattura che l’ente comunale dovrà pagare all’azienda incaricata. Dobbiamo capire quali servizi verranno previsti. Se venissero ricompresi anche quelli mai svolti dagli operai, allora la situazione si complicherebbe ancor di più”.