Gela. Ha confermato quello che aveva già riferito in fase di indagine, ammettendo di aver sparato, in via Niscemi, mentre era a bordo di un’auto, condotta da un maggiorenne (che ha già definito la sua posizione con un patteggiamento). Il minore che fece fuoco, verso un ambulante e due suoi conoscenti, è stato sentito questa mattina, nel corso del dibattimento che si tiene davanti ai giudici del tribunale minorile di Caltanissetta. E’ accusato delle lesioni causate ai feriti, che comunque vennero colpiti solo di striscio dai proiettili, della detenzione dell’arma ma anche di aver agito con metodo mafioso. In base alla sua ricostruzione, l’azione, messa a segno in pieno giorno e in un tratto molto transitato, sarebbe da ricondurre a dissidi probabilmente alimentati da un rapporto sentimentale con una ragazza. Aspetti che saranno al vaglio dei giudici nisseni.
Sono stati acquisiti i verbali delle dichiarazioni rilasciate da una donna, a sua volta a bordo della vettura dalla quale partirono i colpi. Questa mattina, è stato ascoltato inoltre un ambulante della zona, che ha però riferito di non essersi accorto degli spari ma di aver visto solo i bossoli in strada. A fine mese, arriveranno le richieste della procura minorile e le conclusioni della difesa del minore, rappresentata dall’avvocato Davide Limoncello.