Gela. Tanti aspettano un primo segnale tangibile dalla coalizione di centrodestra in costruzione. Un potenziale tavolo potrebbe mettere insieme i partiti d’area. Fino ad oggi, salvo le prime “puntate” dello scorso anno, il riferimento è sempre stato quello provinciale. L’accordo elettorale raggiunto a Caltanissetta (con Forza Italia capofila) sta però sviluppando effetti ulteriori e in città c’è l’esigenza di iniziare a dare un volto all’alleanza per le amministrative, alternativa alla giunta del sindaco Lucio Greco. I meloniani sembrano quelli in predicati della guida. Tocca a loro fare la mossa del candidato a sindaco. Il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera, che ha mandato per una scelta condivisa, ha già iniziato i contatti con la base e con i dirigenti locali. Pare che la rosa dei papabili possa restringersi a due nomi. Fino ad oggi, sono circolati con maggiore frequenza quelli dei consiglieri comunali, soprattutto Vincenzo Casciana, Pierpaolo Grisanti e Salvatore Scerra (Ignazio Raniolo sta monitorando il percorso con i dirigenti provinciali essendo vicepresidente per l’area sud) e dell’avvocato Tommaso Vespo, tra i dirigenti del partito e fra quelli che scelsero FdI già al momento del suo primo radicamento a livello locale. La scelta dovrebbe arrivare in tempi brevi anche per poi passare al vaglio degli alleati. Ad oggi, nessuno si è espresso su una leadership nella coalizione che dà priorità ai meloniani, principalmente a seguito di un accordo provinciale con gli azzurri di Forza Italia. Non mancano comunque le formazioni di centrodestra che potrebbero indicare un candidato a sindaco. Tanti, al momento, preferiscono non esporsi. Tra i punti di svolta potrebbe esserci l’eventuale sì al patto di centrodestra dei lombardiani dell’Mpa. Staranno nella coalizione seppur siano attualmente in giunta con il sindaco Lucio Greco oppure sceglieranno un percorso differente? Il candidato di spessore sono certi di averlo, il medico Rosario Caci che viene considerato capace di aggregare entità politiche anche assai diverse tra loro.
Un mancato appoggio degli autonomisti potrebbe farsi sentire pure in termini di numeri. Nel contenitore del centrodestra si muovono tanti esponenti che possono contribuire in maniera non indifferente. I leader, più volte, hanno richiamato l’esigenza di un’unità, sul modello del governo nazionale e di quello regionale. Le variabili sembrano non mancare e tanto passa da chi sarà individuato come candidato a sindaco. Potrebbe compattare oppure accelerare un percorso di frammentazione, che invece metterebbe in difficoltà quello che potenzialmente appare un polo politicamente poco scalfibile. Nel fine settimana, la visita in città dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo potrebbe essere la conferma del patto di coalizione oppure l’assenso ad una candidatura autonomista, che scompaginerebbe non poche carte sul tavolo.