Gela. Alla fine ha prevalso il buon senso. Pietro Infantino rimarrà sino alla fine della stagione.
Il club biancazzurro ha respinto le dimissioni del tecnico dopo l’ultimo incontro di ieri sera.
Comunque vada è giusto così. Il tecnico di Cammarata non intendeva mollare per addossare la colpa ai suoi giocatori ma sperava di dare una scossa, considerati gli ultimi deludenti risultati. Si vince e si perde insieme. Il club era stato chiaro. Se Infantino non avesse fatto dietro front niente sostituti. Nessun nuovo allenatore e squadra affidata probabilmente al duo Nassi-Bonaffini. Adesso tocca a tecnico e squadra ritrovare lo spirito giusto per concludere la stagione in maniera dignitosa. Ognuno deve assumersi una parte di responsabilità di questo momento, dallo stesso Infantino ai calciatori, dal ds e perché no, alla stessa società che non ha forse percepito che qualcosa si era rotto nell’ingranaggio. Cinque sconfitte nelle ultime sette partite non si possono giustificare con le assenze. Quello che non piace ai tifosi è stato l’atteggiamento. Si può perdere, ma non come accaduto ad esempio a Rende ed Aversa, in balia degli avversari.
E contro la Cavese ci sarà da soffrire con una emergenza in tutte le zone del campo: Bonaffini, Segreto, Candiano, Chidichimo, Chiarenza, Bruno e forse anche Scerra.