Gela. Le condizioni ambientali dettate nel provvedimento autorizzativo dello scorso anno sono state “ottemperate”. Erano concentrate prevalentemente nella fase che precede l’avvio vero e proprio della realizzazione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti liquidi e solidi, pericolosi e non, previsto in contrada Brucazzi. L’investimento è dell’azienda locale Mecogest. Il sistema è destinato al solo stoccaggio dei rifiuti, da trasferire, in base a certe soglie quantitative, ad altri siti specializzati. Gli uffici del dipartimento regionale ambiente avevano concluso una prima verifica istruttoria escludendo l’assoggettabilità a Via e con parere positivo di incidenza. Il passo successivo è stato proprio quello della verifica delle condizioni ambientali che erano state dettate. Per la commissione tecnica specialistica, sono state rispettate. Dal piano di gestione a quello di monitoraggio, per la commissione non ci sono elementi di criticità, anche sulla base della documentazione integrativa prodotta dall’azienda, che è già impegnata nel settore dei rifiuti.
Il sistema di stoccaggio verrà predisposto per diverse categorie di scarti, da quelli della raffinazione fino agli oli esausti. Ci sono, inoltre, i rifiuti dei processi inorganici, le vernici, i fanghi, i catalizzatori, gli scarti dell’attività edilizia e di costruzione e le miscele. Lo stoccaggio consentirà successivamente all’azienda, avendo raggiunto determinati quantitativi, di trasportare il materiale negli impianti specializzati. Già al momento della presentazione di tutte le carte alla Regione, venne riferito che in questo modo si ridurranno drasticamente i trasporti in altri siti, effettuandoli solo in presenza di precise soglie. L’iter iniziò tre anni fa, con la proposizione delle prime istanze per l’avvio delle verifiche progettuali. Solo una delle condizioni risulta allo stato “non ottemperabile”, riguardando la fase di piena operatività. Il dipartimento ambiente ha confermato “l’esito positivo della verifica di ottemperanza”.