Gela. Se lungo il fronte progressista-civico si susseguono le candidature a sindaco (allo stato sono tre con Donegani, Di Stefano e Franzone), la sponda del centrodestra invece è immersa nel silenzio. Quella attuale è una fase di valutazione interna ai partiti d’area e alla potenziale coalizione. I meloniani, stando ad intese su base provinciale, dovrebbero guidare la coalizione in città. Chiaramente, non basteranno i loro numeri e quelli degli azzurri di Forza Italia (invece alla testa del patto elettorale a Caltanissetta). La compagine di centrodestra deve avere più punte per conquistare Palazzo di Città. I partiti, salvo sorprese, dovrebbero tutti confluire nell’intesa. Si cerca un candidato condiviso. A livello locale, uno dei fattori sicuramente da non sottovalutare si chiama Mpa. Gli autonomisti da tempo lavorano ad un progetto ma finora non si sono mai sbilanciati, mantenendo la loro presenza nella giunta del sindaco Lucio Greco. Del resto, hanno dato priorità agli impegni amministrativi. Il loro sì al centrodestra oppure una collocazione magari più da “terzo polo” potrà forse fare la differenza. Le proposte arrivano da più versanti. Gli esponenti dell’Mpa non fanno mistero di credere nelle chance elettorali del medico Rosario Caci. Lo sostengono e vorrebbero una corsa per le amministrative che faccia leva sulla sua leadership. Non escludono però un sostegno ad un candidato diverso, se ce ne saranno le condizioni. La prossima settimana sono pronti a mettere verve. È previsto l’arrivo in città dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Dovrebbe tenersi una convention pubblica. Di fatto, sarà proprio il punto di riferimento dell’Mpa ad aprire i giochi e probabilmente a fare più di qualche annuncio importante.
La dialettica tra gli autonomisti locali e l’ex governatore è sempre stata imperniata sulla franchezza e sulla fiducia reciproca. Lombardo si fida dei dirigenti Mpa e la sua presenza sarà un segnale per tutti, a partire dai potenziali alleati. La coalizione di centrodestra, se ci saranno i giusti incastri, potrebbe assicurare piena rappresentanza ad anime centriste e moderate. Renziani, esponenti di “Rinnova”, liberali e il gruppo di Noi Moderati, anche sulla scia delle mosse degli autonomisti, potrebbero diventare un polo di supporto essenziale per un centrodestra che punta al bersaglio grosso delle urne e che non si rivede nell’amministrazione del sindaco Lucio Greco. Lombardo e i dirigenti locali dell’Mpa inizieranno a scoprire le carte, nella prospettiva del programma per la città e con la direzione obbligata delle amministrative.