I “ribelli” del Pd al congresso di Sicilia Futura, Morselli e Cirignotta escludono “salti”: “Vogliono isolarci perché critichiamo le scelte del partito”

 
0

Gela. All’indomani del congresso di Sicilia Futura, in città le prospettive politiche del centrosinistra non sono affatto scontate. “Di Cristina non deve trincerarsi”. Le acque rimangono agitate soprattutto tra le fila del Partito Democratico. Al congresso organizzato al teatro Eschilo dai vertici di Sicilia Futura, c’erano i tre “ribelli” del Pd. Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Salvatore Gallo, da settimane, hanno aperto una sorta di crisi interna ai democratici. Cirignotta è anche salito sul palco insieme ai fuoriusciti del Pd che non hanno lesinato critiche al segretario Peppe Di Cristina. “Siamo stati invitati – dice Romina Morselli – perché avremmo dovuto dire di no? In consiglio comunale, da tempo, dialoghiamo con tutti gli esponenti di centrosinistra. Non siamo per i muri. Anche il segretario Peppe Di Cristina dovrebbe comprenderlo e, invece, continua a trincerarsi”. Sia il capogruppo Vincenzo Cirignotta sia la stessa Romina Morselli escludono ripercussioni. “Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare il Pd – dicono – non si possono boicottare esponenti di un partito solo perché esprimono posizioni critiche sulla gestione portata avanti dalla segreteria. La nostra presenza al congresso di Sicilia Futura non nasconde progetti che potrebbero condurci verso altre direzioni”. Allo stesso tempo, i “ribelli” non sembrano voler fare passi indietro nei rapporti con la giunta comunale. “L’unica soluzione è l’azzeramento – conclude Romina Morselli – è inutile che il sindaco porti avanti ragionamenti del tutto populisti. Nessuno gli ha chiesto un posto al sole pur di appoggiarlo. Abbiamo solo avanzato un’istanza, politica, chiedendogli di aprire il dialogo, a condizione di azzerare la giunta e costruire un programma vero di rilancio della città”.  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here