Frenata dell’agorà, “PeR”: “Sta diventando un Greco bis, serve chiarezza politica”

 
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Donegani e il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola

Gela. “Un minestrone peggiore di quello di Greco”. Da “PeR”, Sinistra italiana e “#2029”, torna a manifestarsi il rischio che l’agorà politica porti solo ad un’alleanza di numeri senza una coerenza. L’ultimo approccio tra il “garante” del percorso, il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, e Azione, viene individuato come prova concreta di un’eccessiva tendenza a coinvolgere forze che hanno sostenuto il sindaco. “Abbiamo sempre sostenuto che il perimetro dell’alleanza per noi di PeR doveva essere chiaro e coerente, alternativo al centrodestra di governo e al centrodestra di opposizione. Oggi si rappresentano scelte non chiare e non condivise in ragione del fatto che si annunciano incontri con soggetti politici che fino ad oggi hanno governato insieme alla giunta Greco, ultimo arrivo Azione di Calenda – fanno sapere – pertanto l’agora’ si sta evidenziando per essere un minestrone ancora più assortito della precedente esperienza Greco, che fu un errore e i risultati fallimentari sono evidenti. All’interno dell’agorà ci sono uomini e partiti che hanno condiviso con Greco più di quattro o cinque anni di mal governo, giudicato negativo dalla città. Ci sono altresì partiti che sono al governo nazionale e regionale con la Meloni e Schifani. Partiti che tra di loro litigano a Roma un giorno si e l’altro pure. A questo punto all’interno dell’agorà mancherebbero solo Greco e i suoi assessori. Un altro Greco bis, sotto mentite spoglie, non può essere riproposto”.

I dirigenti dei tre gruppi, che di rivedono nell’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, sono convinti che si debba avere un quadro chiaro del confine politico dell’agorà. “Prima di proseguire nel rispetto delle persone, è fondamentale valutare la permanenza della coerenza delle condizioni politiche e del programma, così come fin dall’inizio ci siamo dati come criterio. Chiarito definitivamente il perimetro e la chiarezza dell’alleanza, PeR con le due liste a sostegno del nostro progetto proseguirà il percorso. Prima di ulteriori incontri diventa necessario – aggiungono i dirigenti – richiarire il quadro e la coerenza della nascente coalizione”. La frenata è netta e richiama il monito che era già arrivato rispetto ai moderati e all’eccessiva tendenza a non schierarsi. Donegani e i dirigenti dei gruppi che lo supportano sembrano intenzionati a proseguire il percorso ma solo con condizioni politiche certe.

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