Gela. Il primo passo verso la nuova rete ospedaliera è stato fatto.
La commissione sanità dell’Ars ha approvato il piano atteso da anni. Una maratona di 11 ore cui ha preso parte anche il deputato del Pd Giuseppe Arancio. Caltanissetta sarà nosocomio Hub quindi riferimento per alte specialità e con bacino di utenza sovraprovinciale. Gela come centro “spoke”.
Ecco le strutture previste
Cardiologia 14 posti letto
Chirurgia 18 posti letto
Ematologia 6 posti letto
Gastroenterologia 2 posti letto
Malattie infettive 8 posti letto (già bandito il concorso a primario)
Astanteria 12 posti letto
Medicina generale 24 posti letto
nefrologia 8 posti letto
Neonatologia 4 posti letto
Neurologia 8 posti letto, assoluta novità consentita dalla classificazione superiore.
Ortopedia e traumatologia 18 posti letto
Ostetricia e ginecologia 22 posti letto
ORL 3 posti letto
Pediatria 10 posti letto
Spdc 15 posti letto
Terapia intensiva 10 posti letto
Utin 6 posti letto unità complessa, prima era stata classificata semplice.
Unità coronarica posti letto una struttura semplice
Oculistica 2 posti letto (non previsto prima)
Urologia 8 posti letto
Lungodegenza 10 posti letto
Recupero e riabilitazione funzionale 10 posti letto
La Breast Unit è stata prevista, così come concordato, nel documento metodologici per la riorganizzazione del sistema della rete dell’emergenza-urgenza.
“La nuova Rete ospedaliera approvata dalla commissione Sanità dell’Ars fa registrare un miglioramento dell’offerta sanitaria in provincia di Caltanissetta: viene scongiurato il rischio di chiusura per le strutture più piccole e vengono rafforzate quelle principali. L’ospedale di Gela viene infatti confermato ‘spoke’, l’ospedale di Caltanissetta viene indicato come ‘hab’ e quindi riferimento per le alte specialità mentre gli ospedali di Mazzarino, Niscemi e Mussomeli diventano strutture di ‘zona disagiata’”.