Gela. La Corte d’appello di Caltanissetta ha confermato il fallimento di Medi group construction, tra le aziende più importanti del settore edile locale. Non è stato accolto il reclamo contro la sentenza di liquidazione giudiziale, emessa dal magistrato del tribunale di Gela. Il primo verdetto era stato rilasciato lo scorso anno e impugnato. Già per il giudice del tribunale gelese, non c’erano le condizioni per la tenuta societaria. In sede di appello, inoltre, i reclamanti sono stati condannati al pagamento delle spese legali. Sono stati proprio i riferimenti dell’azienda ad agire davanti alla corte nissena. La flessione del gruppo generò gravi riflessi a livello occupazionale. Parti’ una lunga mobilitazione dei dipendenti. Venne nominato un commissario al quale è stato attribuito l’incarico di condurre l’esercizio provvisorio. Furono ripresi i cantieri in raffineria, dove l’azienda aveva diverse importanti commesse. Gran parte degli operai ha riottenuto il proprio posto, attenuando una situazione che poteva diventare ancora più critica. Ci furono tavoli in prefettura e l’intervento istituzionale del sindaco Lucio Greco. L’avvocato Fabio Tulone, per conto dell’azienda, aveva chiesto la nomina di un ctu che potesse valutare le condizioni finanziarie della società, anche rispetto allo stato di decozione. La curatela ha preso parte al procedimento, attraverso il legale Giuseppe Condorelli, costituendosi così come un’altra società che ebbe rapporti con Medi group.
Il reclamo non è stato accolto, sulla stessa linea delle statuizioni del giudice del tribunale di Gela. La Corte d’appello si riservò ad inizio dicembre, in attesa di definire le proprie conclusioni. Così, ha deciso che non sussistono i presupposti per dare seguito all’azione dell’azienda.